Sabato 30 novembre 2024, alle ore 17.30 nell'Aula magna del Rettorato, si tiene il nuovo appuntamento dell’80esima stagione della Iuc – Istituzione universitaria dei concerti, con il Quatuor Diotima: prestigioso quartetto francese che da il via al ciclo Beethoven / Schönberg / Boulez, in occasione del 150° anniversario della nascita di Arnold Schönberg e del centenario della nascita di Pierre Boulez. Un progetto che nasce molti anni addietro, quando i musicisti erano ancora studenti di conservatorio e che piacque anche al celebre compositore. Il Quatuor Diotima commenta “Naturalmente sarebbe mentire dire che eravamo gli amici più cari di Pierre Boulez, poiché il divario generazionale non induceva un’eccessiva familiarità. Ma siamo stati fortunati ad essere gli ultimi musicisti a lavorare così intensamente con lui, e quella stessa differenza di età è diventata per noi una preziosa benedizione per la trasmissione musicale”. Per il primo dei due concerti del ciclo, il Diotima propone Livre pour Quatuor, unico concerto per quartetto d’archi di Boulez, incastonato fra il Quartetto n. 12 di Beethoven e il Quartetto n. 1 di Schönberg.
Formato da Yun-Peng Zhao (violino), Léo Marillier (violino), Franck Chevalier (viola), Alexis Descharmes (violoncello), il Quatuor Diotima è oggi considerato uno degli ensemble di musica da camera più richiesti al mondo. Fondato nel 1996 da diplomati del Conservatorio nazionale superiore di musica di Parigi, il quartetto porta un nome che evoca un doppio significato musicale: Diotima è un’allegoria del romanticismo tedesco citata da Hölderlin come l’amore della sua vita nel suo romanzo Iperione, ma anche un simbolo della musica contemporanea, celebrato da Luigi Nono nella sua composizione Fragmente-Stille, an Diotima. In carriera il Quartetto annovera collaborazioni con alcuni dei più grandi compositori della fine del ventesimo secolo, da Boulez a Lachenmann. Obiettivo, è l’interpretazione della la musica in chiave contemporanea, per offrire nuova luce ai capolavori del XIX e XX secolo, in particolare Beethoven, Schubert, la Seconda Scuola di Vienna (Schoenberg, Berg e Webern), a Janáček, Debussy, Ravel e Bartók.