Domenica 27 ottobre, alle ore 17.30, la Iuc – Istituzione universitaria dei concerti, inaugura la sua 80esima stagione concertistica con la Nona sinfonia in re minore op. 125 per soli, coro e orchestra di Ludwig van Beethoven, capolavoro che ha cambiato la storia della musica e che compie i suoi primi 200 anni. Nel 1824 Beethoven, già celebre, ma ormai quasi completamente sordo, presentava al pubblico la sua ultima sinfonia, un lavoro dalle proporzioni titaniche che, dopo i primi tre movimenti della tradizione introduceva per la prima volta il coro nel finale, portatore di un messaggio universale di fratellanza con i versi dell’Inno alla gioia del contemporaneo Schiller.
Sul podio dell’orchestra da camera Canova, ormai al quarto anno di residenza artistica romana, il ventinovenne Enrico Saverio Pagano che, per l'occasione, si troverà anche alla testa del coro del Teatro dell'opera di Roma e del quartetto vocale che propone il soprano Elisa Balbo, che ha recentemente debuttato al Costanzi, il baritono Giacomo Nanni, già Leporello nel Don Giovanni inaugurale della 78esima stagione della Iuc, il mezzosoprano Benedetta Mazzetto, il tenore Paolo Mascari. L’evento è in collaborazione con la Fondazione Teatro dell’opera di Roma, l'Accademia musicale chigiana di Siena e gli Amici della musica di Foligno
L’orchestra da camera Canova, nata nel 2014, nutre un particolare interesse per il classicismo musicale e si avvale della collaborazione di alcuni dei migliori giovani professionisti italiani, la cui età media è di 25 anni.
Enrico Saverio Pagano, romano, classe 1995, si è diplomato giovanissimo in violoncello, composizione e direzione d’orchestra. Ha studiato con Gilberto Serembe, Umberto Benedetti Michelangeli, Antonio Eros Negri e Alessandro Quarta (del quale è stato più volte assistente). Con l’orchestra Canova, da lui fondata a 19 anni, ha all’attivo circa un centinaio di concerti in tutta Italia e all’estero. Il coro del Teatro dell’opera di Roma nasce nel 1935 per volontà di Tullio Serafin: impegno principale del Coro, è il repertorio operistico che spazia dal Settecento alla musica contemporanea, ma nel corso degli anni si è distinto anche in ambito sinfonico e sacro, in tournée internazionali di successo vantando collaborazioni con i più celebri direttori. Numerose le incisioni all’attivo per Warner Classic, Deutsche Grammophone, Decca, con un ampio repertorio dall’Aida allo Stabat Mater e Petite messe solennelle di Rossini. Dal novembre 2022 il maestro Ciro Visco è il nuovo direttore del coro del Teatro dell’opera: è stato maestro del coro dell’Accademia nazionale di santa Cecilia, del Teatro Carlo Felice di Genova, del Teatro di San Carlo di Napoli e del Teatro Massimo di Palermo.
Ian Bostridge, Angela Hewitt, Quartetto di Cremona, Clara-Jumi Kang, Mikhail Pletnev, Arianna Savall, Quatuor Diotima, Albrecht Mayer, The Tallis Scholars, Avi Avital, David Fray, Kebyart Saxophone Quartet, Quartetto Adorno, Enrico Pieranunzi, Gilda Buttà, Pablo Sáinz-Villegas, Alexander Lonquich sono solo alcuni dei protagonisti dell’80esima stagione della Iuc, dei concerti che propone in cartellone anche numerosi artisti giovani, come Arsenii Mun, Lucas e Arthur Jussen, Nicolò Balducci, Sheku e Isata Kanneh-Mason, Quartetto Fibonacci in un ricco cartellone che conta 36 appuntamenti da ottobre 2024 a maggio 2025 all’Aula magna della Sapienza con star internazionali e programmi che spaziano dalla musica rinascimentale alla musica contemporanea.