Il 26 e 27 ottobre, presso il Centro congressi della sede in via Salaria, si terrà il convegno dal titolo Critica postcoloniale e decolonizzazione dei saperi. Una riflessione teorica e metodologica.

La critica postcoloniale ha fatto emergere la violenza epistemica di un modello di sviluppo della persona e della storia umana concepito come universale, fondato sulla centralità del soggetto razionale occidentale (bianco, uomo, occidentale, eterosessuale), della sua capacità e del suo diritto ‘naturale’ di dominare, sfruttare, mettere in valore il mondo fisico e umano, di espandersi illimitatamente, a spese di ogni altra forma di cultura; un modello che permea ancora oggi il linguaggio, le rappresentazioni visive, i discorsi pubblici, la produzione di saperi, la costruzione di modelli di vita sociale. Essa inoltre tenta di sviluppare contatti tra storie e conoscenze di diverse parti del pianeta, affondati prima e poi riemersi dopo la conquista coloniale, integrandoli con la dimensione di emancipazione del nostro pensiero, e immaginando in tal modo la costruzione di nuovi punti di osservazione comuni e forme di conoscenza e di vita, sulla base dell’elaborazione di nuove categorie e orizzonti mentali.

Il seminario vuole aprire nuovi spazi di riflessione all’interno delle istituzioni culturali, nella società e dunque anche all'interno delle università, unendo e confrontando le capacità e i percorsi di ricerca già attivi e discutendo sull’influenza che l’approccio critico postcoloniale ha avuto in questi anni sulla struttura epistemica di molte diverse discipline. L'evento mira a far emergere al tempo stesso sguardi diversi, soprattutto in ambito letterario e artistico, e nuove metodologie di ricerca sociale.