Giovedì 26 e venerdì 27 settembre, a partire dalle ore 09.30 presso l'aula Adolfo Venturi dell'edificio di Lettere, si terrà il convegno Mostrare, promuovere e conservare. I luoghi della fotografia femminista in Italia, a cura di Lara Conte, Raffaella Perna e Claudio Zambianchi.

Il convegno nasce nell’ambito delle attività promosse dal Prin 2020 – Fotografia femminista italiana. Politiche identitarie e strategie di genere (principal investigator Federica Muzzarelli). Questo appuntamento costituisce la prima di due occasioni di confronto fra le ricerche promosse dal Prin 2020 – Fotografia femminista italiana e la comunità scientifica. I lavori proseguiranno poi nel 2025 con un convegno internazionale, ospitato dall’Università di Bologna. Nel parlare di fotografia femminista intendiamo adottare il punto di vista della studiosa americana Claire Raymond, che in Women photographers and feminist aesthetics (Routledge 2017) rilegge le produzioni di donne fotografe di epoche, stili e culture differenti, mettendo a fuoco il loro femminismo, implicito e potenziale più che esplicito e militante. Partendo da queste premesse si vuole offrire una ricognizione ad ampio raggio sui luoghi che hanno ospitato, mostrato e promosso le fotografie di autrici donne, attive in Italia dagli esordi della fotografia al 1980. 

I luoghi della fotografia sono gli spazi fisici, come le sedi espositive, ma possono anche essere spazi mobili, come le pubblicazioni su riviste, volumi e libri d’artista, o ancora realtà ibride come gli archivi e le collezioni, che vivono di una doppia natura: materiale, nell’insieme degli oggetti conservati, e concettuale, nei criteri alla base della loro raccolta. Tali sedi hanno favorito la visibilità e la circolazione del lavoro delle fotografe e a tutt’oggi consentono di conservare e rivivificare, quando non addirittura di riscoprire, la loro attività, alimentando nuovi studi necessari a colmare un campo della storia della fotografia e dell’arte non ancora indagato in maniera sistematica.

Il tema del convegno sarà affrontato nella mattinata di giovedì dando spazio a figure chiave che operano in musei e istituzioni impegnati nella conservazione di fondi fotografici di autrici donne, e/o nella valorizzazione del lavoro delle fotografe attraverso l’organizzazione di mostre. Nel pomeriggio seguiranno due sessioni dedicate alla presentazione dei progetti e delle ricerche portati avanti da parte delle ricercatrici e dei ricercatori junior delle unità di Bologna, Parma e Roma. La giornata di venerdì sarà invece riservata alle ricerche di giovani studiose e studiosi e sarà articolata in sessioni che affronteranno i diversi luoghi della fotografia femminista: da quello fisico dell’atelier, dello spazio espositivo o scenico, a quello circolante della pubblicazione editoriale, o ancora a quello più metaforico della militanza femminista.

Comitato scientifico: Alessandra Acocella (Università degli studi di Parma), Cristina Casero (Università degli studi di Parma), Lara Conte (Roma Tre), Federica Muzzarelli (Università di Bologna), Raffaella Perna (Sapienza).
Comitato organizzativo: Elisa Genovesi (elisa.genovesi@uniroma1.it), Martina Rossi (martina.rossi@uniroma1.it), in collaborazione con Ingrid Ranalli e Giulia Ricozzi.