Giovedì 23 ottobre, dalle 10.00 l’Aula magna del Dipartimento di Ingegneria informatica automatica e gestionale A Ruberti, ospiterà l’evento Soft(ware) stories, una giornata di riflessione e approfondimento dedicata alla complessa intersezione di tecnologia, identità e giustizia di genere nell'era digitale.
Il Diag ha promosso in passato varie attività con la partecipazione attiva di tutte le componenti di docenza, dell'amministrazione e studentesca per la formazione e la sensibilizzazione volta al superamento di obsoleti ruoli di genere.

L'iniziativa, curata dalla Commissione Gep[@]Diag, prevede la partecipazione di Letizia Jaccheri (docente di Software engineering presso la Norwegian University of Science and Technology) ed è articolato in due parti. Alle 10.00 si terrà il seminario: Soft(ware) stories: tecnologia, identità e giustizia di genere nel mondo digitale, che affronterà il tema di come software, sistemi digitali e innovazione tecnologica possano modellare, a volte distorcere, le dinamiche di genere, e suggerirà possibili vie verso un futuro digitale più equo e inclusivo; dalle 11.00 è previsto un coffee break per favorire il confronto e il networking in un ambiente informale e alle 11.30 la presentazione del libro Le parole che restano. Il libro è un memoir di Letizia Jaccheri che, intrecciando memoria personale e storia collettiva, affronta i temi dell'identità familiare, del ruolo delle donne nella tecnologia e del valore della memoria. L’intento della discussione è analizzare l’importanza delle storie e delle esperienze personali nel contesto scientifico. Alla presentazione parteciperà Daniel Raffini nel ruolo di discussant.

L’iniziativa è aperta a studenti, docenti, personale tecnico amministrativo e a tutti coloro che desiderano contribuire al dialogo su tecnologia e società.