Mercoledì 22 marzo alle 18.00 presso il Mlac-Museo laboratorio di Arte contemporanea della Sapienza ha inaugurato la mostra Oggetti migranti. Dalla Traccia alla voce, incentrata sul tema della testimonianza delle migrazioni nel Mediterraneo. L'iniziativa vuole ricordare l'ultimo intervento dello storico dell'arte Giuseppe Basile, rivolto alla realizzazione di un Museo delle migrazioni a Lampedusa. Difatti la mostra presenta il primo nucleo della collezione restaurata degli oggetti appartenuti ai migranti e ritrovati sull’isola. All'inaugurazione hanno partecipato il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini e delle curatrici del progetto Barbara D'Ambrosio e Costanza Meli. Programma dell'evento:  proiezione del film "To whom it may concern" del regista migrante Zakaria Mohamed Ali e avrà luogo la performance teatrale "Il registro" di Marco Amenta. Attorno all'esposizione centrale si articola un programma di appuntamenti dedicati al cinema, all'arte contemporanea, alla narrazione e all'approfondimento che aprono la collezione degli oggetti migranti a letture plurali e ne fanno un luogo di attraversamento e di dialogo. Attraverso prospettive diverse e un approccio interdisciplinare, la mostra si pone l'obiettivo di illuminare la storia individuale che ogni oggetto porta con sé, per individuare la voce che si cela dietro la traccia e far emergere il suo valore rispetto alla storia collettiva. Durante la mostra rassegna di cinema migrante Il cinema come traccia di memoria, due laboratori di autonarrazione a cura dell’Archivio delle memorie migranti, una tavola rotonda su Un patrimonio migrante. Studio, conservazione e tutela di una memoria viva e attuale.
La mostra aperta dal 22 marzo al 10 aprile 2017, dal lunedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.00 con ingresso gratuito.