Lunedì 21 ottobre, alle ore 14.00, presso l'Aula magna dell'edificio Marco Polo, in Circonvallazione Tiburtina 4, il documentarista Hara Kazuo incontra la comunità Sapienza, per la prima volta in Italia. I suoi lavori, per oltre 50 anni, hanno scosso la coscienza sociale del Giappone. In questo incontro, in lingua giapponese con traduzione consecutiva in italiano, il regista parlerà dei suoi film, delle difficoltà che ha dovuto affrontare per realizzarsi e più in generale della sua visione su cosa significhi essere un documentarista. 
L'incontro è aperto a tutte e tutti.

Hara Kazuo è nato nel 1945 nella provincia di Yamaguchi. Ha interrotto gli studi alla Scuola superiore di fotografia di Tokyo, per esordire alla regia con il film documentario Arriverdci CP (1972). Hara ha raggiunto il successo internazionale con Eros estremamente privato. Canto d’amore (1974), un pionieristico esempio di auto-documentario e con Avanza, avanza esercito nudo! (1987), che ha ricevuto il Premio Caligari del Festival di Berlino del 1987 e il Grand Prix al Cinéma du reel del 1987. Tra le altre opere di Hara ricordiamo Una vita vissuta appieno (1994), Le molte facce di Chika (2004), Il disastro dell’amianto di Sennan (2017) e altri. Il suo più recente progetto è Minamata Mandala (2020), un documentario in tre parti della durata di 372 minuti, frutto di oltre 15 anni di riprese, che mostra le vittime della sindrome di Minamata, causate dall’inquinamento al metilmercurio, in lotta per ottenere un risarcimento e un riconoscimento legale.