Martedì 19 novembre, alle ore 10.00 nell'aula Falcone e Borsellino dell'edificio di Giurisprudenza, si terrà l'incontro Il diritto tra libertà e intelligenza artificiale, in cui si discuterà quale sia il ruolo del diritto e se possa essere integralmente sostituito dall'Ai. L’illusione di poter vedere primeggiare il diritto, nella sua più significativa espressione di diritti umani, come affermazione e ricerca del giusto, in zone sempre più diseredate e depresse del mondo si scontra con la realtà e la velocità di affermazione delle cosiddette tecnologie emergenti, veicolo di una nuova economia detta informazionale o digitale. Espressioni come senso, libertà, uguaglianza, giusto e dignità sembrano essere uscite dal circuito comune per entrare in un ambito di pochi amareggiati sognatori che si rendono conto della sproporzione in atto, nella consapevolezza che la massa di informazioni e di dati non appartengono a tutti gli internauti che contribuiscono significativamente ad alimentarle, ma solo a coloro che, con possibilità economico-finanziarie elevate, sono in grado di acquisirli e gestirli, sulla base di un potere computazionale attribuito agli algoritmi precedentemente finanziati e selezionati in un continuo circolo autoreferenziale, dove per ora non sono visibili vie d’uscita. Percorrendo questa proficua traccia speculativa, si profila che una ristretta minoranza gestisce i big data formati da ogni internauta, con il risultato che i profitti non sono divisibili, ma disponibili nelle potenzialità e nella spendibilità di un’oligarchia che governa un orientamento cristallizzabile anche sotto forma di consensi.