Giovedì 17 ottobre, alle ore 17.30, presso il Palazzo del Rettorato, il Museo laboratorio di arte contemporanea della Sapienza ospita la presentazione del libro Adolfo Venturi, la fotografia e l’università. La valorizzazione di un archivio di Camilla Federica Ferrario e Letizia Leo, edito da Campisano editore (Roma 2024), che rappresenta l’ultimo passo in avanti nel percorso di valorizzazione che ha recentemente interessato l’Archivio storico fotografico dell’attuale Dipartimento di Storia antropologia religioni arte spettacolo.
Formato da migliaia di fotografie raccolte dai docenti di Storia dell’arte nell’arco di circa un secolo, l’archivio costituisce la più antica e più ampia collezione del genere in Italia. Vi si conservano le riproduzioni di arte e di architettura impiegate per l’attività didattica e scientifica a partire da Adolfo Venturi, che nel 1901 ottenne la prima cattedra universitaria di Storia dell’arte in Italia. Il patrimonio, implementatosi nel corso del tempo fino a quando l’avvento delle tecnologie digitali non lo ha reso obsoleto, conferendogli lo status di documento storico e di bene culturale, consta oggi di circa centomila esemplari tra stampe di diverso formato, lastre da proiezione, diapositive in pellicola e microfiches.
Insieme a un resoconto puntuale degli ultimi risultati del lavoro di digitalizzazione condotto sull’archivio, il volume propone una sintesi aggiornata sul ruolo della fotografia nell’opera di Adolfo Venturi, delineando un bilancio ricco di informazioni inedite sugli usi del medium nell’attività dello studioso e sugli scambi con alcuni dei maggiori fotografi della sua epoca. Allo stesso tempo si avvia una riflessione sulle più recenti modalità di metadatazione e di indicizzazione delle fotografie, sui possibili sistemi di interoperabilità delle banche dati e sulla conservazione dei file digitali.
L'evento sarà introdotto da Ilaria Schiaffini, docente Sapienza e direttrice del Mlac, e vedrà gli interventi di Camilla Federica Ferrario e Letizia Leo; Loredana Lorizzo, storica dell’arte (Università degli Studi di Salerno); Silvia Trani, funzionario archivista (Archivio centrale dello Stato); Simona Turco, storica dell’arte e funzionario archivista (Istituto centrale per il catalogo e la documentazione); Massimo Moretti, storico dell’arte (Sapienza).