La giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia, la transfobia (Idahobit) si celebra ogni anno il 17 maggio dal momento del suo riconoscimento, avvenuto nel 2004 da parte dell’Unione europea e dalle Nazioni unite. Tale ricorrenza ha lo scopo di richiamare l'attenzione sulle violenze e le discriminazioni subite dalle persone facenti parte della comunità Lgbtqia+ e di celebrare i loro successi nella lotta per il riconoscimento dei propri diritti. Facendo seguito all’evento tenutosi lo scorso 17 maggio, quando il Dipartimento di Studi europei, americani e interculturali ha ospitato il poeta polacco-norvegese Ariel Rosè nella biblioteca di lingue e letterature straniere e moderne, e grazie alla sinergia con il progetto di Terza missione Traleggiamo! e con il seminario permanente dal titolo Paesaggi di voci, l’edizione dell’anno in corso conterà tre diversi incontri legati alle tematiche a cui la giornata è dedicata. 

Il primo incontro si terrà venerdì 17 maggio, alle ore ore 14, in aula 109 dell'edificio Marco Polo e propone di mostrare nell’introduzione lo stato attuale dei diritti Lgbtqia+ in Italia e in Europa e di segnalare gli strumenti esistenti a supporto della comunità Lgbtqia+ anche all’interno del contesto universitario. Durante questo incontro interverrà Giovanna Cristina Vivinetto, poeta e autrice della raccolta Dolore minimo (Interlinea 2018). L’ultima parte dell’appuntamento vedrà la lettura di testi poetici appartenenti alla tradizione letteraria europea della comunità Lgbtqia+.
Il secondo incontro si svolgerà sempre il 17 maggio, alle ore 16, in aula 103 dell'edificio Marco Polo e prevede lintervento di Galina Yarmanova, ricercatrice presso l’Università di Kyiv-Mohyla e il Bard college di Berlino. Seguirà la proiezione del docufilm The wonderful years (2018, 9’), di cui Yarmanova è autrice insieme a Svitlana Shymko.
Il terzo incontro si terrà il 12 giugno, alle ore 16, nell'aula 109 dell'edificio Marco Polo e consisterà in un workshop di traduzione curato dalla traduttrice Silvia Albesano, a partire dal romanzo dellə scrittorə non-binary svizzerə di lingua tedesca Kim de L’Horizon Perché sono da sempre un corso d’acqua (Il Saggiatore 2023) attraverso cui si analizzeranno le pratiche traduttive in presenza di testi letterari non marcati per genere.
Per partecipare è necessaria l'iscrizione tramite modulo online, disponibile al link indicato.