Nelle giornate di mercoledì 15 e giovedì 16 novembre si terrà il convegno della Facoltà di Scienze politiche, sociologia, comunicazione dal titolo Memorie e immaginari - Scienze umane a confronto, a partire dalle 9.30, nelle due sedi del Centro congressi di Ateneo, in piazza Fiume, e presso l'aula B dell'edificio di Scienze politiche, nella Città universitaria.
Il convegno intende discutere i temi della memoria e dell’immaginario attraverso una rilettura critica delle categorie dello spazio e del tempo. Le scienze umane sono oggi stimolate a ripensare tali categorie non solo alla luce del momento di sospensione, frattura o cesura emerso durante l’emergenza pandemica, ma anche in relazione agli eventi bellici e alle catastrofi naturali che di recente hanno sconvolto la vita sociale, sia a livello globale che locale.
Si è così pensato di promuovere un confronto transdisciplinare, teso a far dialogare il pensiero filosofico e le scienze storiche, sociali, politiche, giuridiche, antropologiche, economiche, statistiche etc., su temi capaci di intrecciare il piano delle configurazioni spaziali con quello dei processi temporali, da un lato riconducibili alle proiezioni della memoria e dall’altro a quelle dell’immaginario.
Il tema della memoria – il problema della conservazione e la rievocazione dei ricordi correlati alla coscienza individuale e collettiva – lascia trasparire percorsi semantici che annodano diverse prospettive analitiche, non solo di ordine storico, etico, filosofico, sociale, psicologico e religioso, ma anche giuridico (il diritto alla memoria e all’oblio) ed economico (le esperienze passate che influenzano le scelte, i consumi e i comportamenti). Si pensi ad esempio a come la memoria rimanga alla base dei processi ermeneutici di comprensione della realtà, sia sul piano storico e giuridico, che economico e sociale, incentivando al contempo prospettive di indagine nel campo della teoria dell’interpretazione. L’immaginario, invece, proietta il pensiero verso figurazioni teoretico-concettuali e pragmatico-effettuali capaci di formulare nuovi scenari utili a ridefinire, in modo critico e costruttivo, possibili spazi di esistenza individuale e collettiva.
Questi due temi, presi nella loro determinazione storica, assumono connotazioni specifiche non solo rispetto all’attuale stato di crisi, ma anche rispetto all’idea di catastrofe (nella sua accezione politica, sociale, economica, sanitaria, religiosa ecc.) aprendo la riflessione a temi quali la vulnerabilità, l’angoscia, l’attesa, l’aspettativa, la speranza.
Per conoscere tutti i dettagli della due giorni, è possibile consultare il programma in allegato.