Il 15 e 16 novembre avrà luogo la conferenza Paesaggi minerari in transizione - La memoria dell’industria, promossa dal Dipartimento di Ingegneria civile, edile, ambientale in collaborazione con il Dipartimento di Storia, disegno e restauro dell’architettura, con AIPAI - Associazione italiana per il patrimonio archeologico industriale e la rete Re.Mi - ISPRA.

Mercoledì 15 novembre, alle ore 9.00 nell’aula magna della Facoltà di Architettura in piazza Borghese 9, si aprono i lavori con la sessione Il segno dei paesaggi estrattivi, alla quale parteciperanno studiosi di tutta Italia per confrontarsi sulle strategie di rigenerazione e sulle ricerche in atto.

Giovedì 16 novembre si terrà la sessione Il Patrimonio industriale come destinazione culturale: progetti per i paesaggi della produzione, nell’ambito di RoMe Museum Exhibition, presso la Sala Mirò della Fiera di Roma, via Portuense 1645, durante la quale verranno esposti programmi e progetti di recupero e valorizzazione di siti minerari.

Il programma della giornata è consultabile sul sito di RoMe Museum Exhibition.

L’impatto, spesso irreversibile, delle attività industriali sull’ambiente, ha creato nel tempo nuovi paesaggi, fortemente antropizzati, caratterizzati da ampie mineralizzazioni, drammatiche cesure e caratteristici landmark. A valle di una ormai consolidata risacca delle attività industriali pesanti, il riconoscimento delle invarianti patrimoniali dei siti e la presa d’atto del necessario risarcimento ambientale guidano verso un progetto di area vasta che colga l’operare il paesaggio industriale, attivo o dismesso, come l’occasione per ristabilire un equilibrio territoriale interrotto. Alla conclusione di un’attività estrattiva si possono leggere nel territorio profonde lacune, spazi aridi, luoghi esposti al degrado e all’incuria. Nel prendere atto di tali cambiamenti, e delle latenti risorse per il contesto, il convegno vuole indirizzare l’attenzione verso una maggiore conoscenza storico-paesaggistica dei siti industriali alla luce dei necessari interventi progettuali, con un particolare focus sulle attività estrattive e i processi di valorizzazione e conversione alla fruizione turistica che li caratterizzano.
Il convegno è aperto a tutti, fino a esaurimento posti.