Mercoledì 15 marzo 2023 alle ore 13.00, presso l'Aula 104 dell'Edificio Marco Polo (Circonvallazione Tiburtina, 4), si terrà la prima conferenza di Michael Zimmermann (Numata Center for Buddhist Studies, Università di Amburgo), nel quadro del programma europeo Erasmus+, dal titolo complessivo di All living beings have Buddha-nature: the early history of universal Buddhahood che mira a chiarire la genesi dell’idea, centrale per il buddhismo Mahāyāna, di buddhità universale.
Il secondo incontro con il docente si svolgerà martedì 21 marzo 2023, alle ore 15.00, presso l'Aula C delle ex Vetrerie Sciarra (Via dei Volsci, 122).
Queste due conferenze si concentreranno su un particolare filone di pensiero nella storia del buddismo indiano. L'idea di Buddhahood universale, che dispiegò un'enorme influenza nel corso della storia del Buddhismo, si basa sul concetto che tutti gli esseri viventi hanno la natura di buddha. Ha avuto il suo inizio nei primi secoli dell'era comune in India e può essere considerato uno dei pilastri essenziali che portano alla diffusione del buddismo Mahāyāna. Precursori diretti dell'idea sono il Sutra del Loto e parti dell'Avataṁsaka.
Si discuterà di come l'idea di natura di buddha è venuta all'esistenza e che tipo di fattori sono stati cruciali per questo sviluppo. Le lezioni si concentranno su alcuni importanti rappresentanti di quella linea di pensiero, come il Tathāgatagarbha-sūtra, il Mahāparinirvāṇa-mahāsūtra e il Ratnagotravibhāga (vyākhyā). Gli ultimi anni hanno visto una nuova e inaspettata riorganizzazione di parti della prima storia del pensiero buddha-natura. Le lezioni riguarderanno anche questi nuovi sviluppi.
Michael Zimmermann ha studiato Indologia classica, Tibetologia e Japanologia all'Università di Amburgo e ha conseguito il dottorato con una tesi sull'origine dell'insegnamento della natura di buddha in India. Dopo quattro anni presso il Dipartimento di Studi religiosi dell'Università di Stanford, nel 2007 è diventato professore di buddismo indiano presso l'Asien-Afrika-Institut dell'Università di Amburgo, uno dei più grandi istituti di ricerca europei che si occupano di lingue e culture asiatiche.
Il suo focus di ricerca è il buddismo indiano Mahāyāna in tutte le sue forme di espressione, ma in particolare la sua storia testuale basata sulle tradizioni canoniche in India, Tibet e Cina. Si occupa anche di questioni di etica buddhista, come la relazione del buddismo con il governo e la violenza, oltre agli sviluppi riguardanti il buddismo contemporaneo in Oriente e in Occidente.