Dal 12 dicembre 2024 al 14 febbraio 2025 presso il Museo del Vicino Oriente, Egitto e Mediterraneo sarà allestita la mostra All'inizio dei tempi. Le origini della misurazione del tempo in Egitto e in Mesopotamia.  

La mostra esplora le origini della misurazione del tempo nelle antiche civiltà di Egitto e Mesopotamia, due culture che, per prime, hanno dato un ordine all’universo attraverso l’osservazione del cielo e lo sviluppo della scienza astronomica. Con un percorso immersivo, il visitatore sarà trasportato in un viaggio che intreccia archeologia, astronomia e iconografia. Grazie a riproduzioni di reperti straordinari, come antichi orologi solari, clessidre, tavolette cuneiformi con calcoli astronomici e rilievi che celebrano il rapporto tra divinità e il tempo ciclico emergeranno i progressi tecnologici e culturali che hanno permesso di suddividere il tempo in giorni, mesi e anni e concesso a re e faraoni di fissare il calendario delle loro civiltà. Tramite innovative ricostruzioni 3D e installazioni interattive, i visitatori potranno comprendere come avveniva l’osservazione dei movimenti solari, lunari e stellari e come questo abbia plasmato il tempo quotidiano e quello rituale.

La mostra si propone di far riflettere il pubblico sul significato del tempo, dal passato al presente, evidenziando l’importanza di questi antichi saperi nella nascita della scienza moderna. Esponendo le repliche del merkhet, il puntatore astrale egizio utilizzato per calcolare l’azimut, e le più antiche meridiane e clessidre di egizi e mesopotamici, la mostra metterà in condizione i visitatori di ammirare i più antichi strumenti di misura del tempo e di sperimentarne l’utilizzo; illustrerà le concezioni cosmologiche degli antichi e la struttura di calendari e zodiaci.