Da mercoledì 11 maggio 2022 alle ore 15.00, fino a venerdì 13 maggio 2022, presso l'Aula Odeion del Museo dell'Arte Classica, si terrà il convegno dal titolo "L'otium è rivelatore. Imperatori e otium tra archeologia e letteratura", organizzato da Massimiliano Papini del Dipartimento di Scienze dell'antichità. La giornata inaugurale si aprirà con i saluti istituzionali di Arianna Punzi, preside della Facoltà di Lettere e filosofia e di Giorgio Piras, direttore del Dipartimento. Seneca nel "De brevitate vitae" ricorda come Augusto mai smise di invocare l'otium, una dolce ma illusoria consolazione per alleviare le fatiche. Così Vespasiano, dopo aver regolato i negotia, si concedeva del tempo per riposare e per leggere componimenti disimpegnati, come gli epigrammi composti durante il momento del bagno da Augusto, passando dalla camera al bagno, al triclinio. Anche Plinio il Giovane ricorda di aver riempito i momenti di otium con degli endecasillabi licenziosi, perchè tutti gli uomini insigni, Augusto incluso, avevano fatto lo stesso. Plinio, nel "Panegirico", elogia Traiano quale cacciatore sui monti e timoniere tra i marosi, asserendo che è proprio l'otium a rivelarci. L'evento, che vedrà la partecipazione di numerosi archeologi, filologi e storici, esaminerà le molteplici manifestazioni e i luoghi dell'otium degli imperatori, da Augusto alla tarda antichità. Per accedere al convegno gli utenti esterni dovranno seguire le procedure previste dalla Sapienza. Le conferenze potranno essere seguite anche da remoto, inviando preventivamente un'email all'indirizzo massimiliano.papini@uniroma1.it.
Per maggiori informazioni e dettagli, è possibile consultare il programma allegato.