Venerdì 10 novembre, presso il Museo laboratorio di arte contemporanea (Mlac), si terrà la giornata di studi dedicata a Lionello Venturi e l’arte del secondo dopoguerra. L'incontro si propone di fare luce sulle attività di Lionello Venturi dal ritorno in Italia, nel 1945, sino alla scomparsa, nel 1961. Venturi, uno dei pochissimi professori universitari a rifiutare l’iscrizione al partito fascista, dal 1931 si rifugiò prima a Parigi, poi a New York, città nelle quali proseguì il suo lavoro da studioso e critico, avviato già dal secondo decennio del Novecento. Riapprodato in Italia sceglie come sede universitaria la Sapienza e torna a essere una delle figure dominanti della storia dell’arte italiana come docente, storico, critico e organizzatore di cultura. In questa fase meno indagata della sua vita, Venturi si impone come protagonista attivo delle vicende dell’arte del secondo dopoguerra, artefice, assieme ad altri, del ripensamento storiografico allora in corso della tradizione italiana del moderno.
Il convegno presenta il rapporto di Venturi con l’arte contemporanea, esaminando le relazioni intrattenute con colleghi, artisti, musei e collezionisti in Italia e all’estero; la sua attività da docente, storico dell’arte e critico militante; l’appoggio dato alle iniziative della Galleria nazionale d’arte moderna di Roma; la partecipazione a organismi internazionali quali il Ciha, l’Aica e La Biennale di Venezia.
Per l’occasione verrà presentato il lavoro svolto sull’Archivio Lionello Venturi, conservato presso il Dipartimento di Storia antropologia religioni arte spettacolo (Saras), incentrato sulla valorizzazione dei fondi tramite la creazione di un sito web e la migrazione dell’inventario su un database online.