Lunedì 10 marzo, dalle ore 9.00 presso l'Aula Lucchesi del Dipartimento di Scienze della terra, si terrà il workshop di presentazione del progetto Fire (wildFIre-related-landslide scenarIos for territorial planning and Risk managemEnt).

Il progetto Fire nasce dalla crescente attenzione della comunità tecnico-scientifica nazionale e internazionale verso la mitigazione del rischio connesso agli incendi boschivi e dall’interesse posto a livello nazionale (anche grazie al Pnrr) sulla resilienza delle comunità all’impatto degli incendi sui territori. Per il progetto Fire è stato applicato un approccio multidisciplinare, integrando le competenze della geologia applicata, dell'ingegneria prestazionale antincendio e dell'architettura del paesaggio, per identificare scenari previsionali di incendio, combinati, in una prospettiva di multi-hazard, con scenari di frane superficiali su aree interessate da incendi, al fine di individuare i migliori strumenti di governo e gestione del territorio per la riduzione del rischio legato a tali processi. Come casi di studio sono stati selezionati il monte Epomeo (Ischia) e la collina dei Camaldoli (Napoli), aree vulnerabili con frequenti incendi, spesso dolosi, alta pericolosità di frana e un’importante espansione del tessuto urbano. L'incendio del monte Epomeon (27 e 28 agosto 2023), ha permesso la raccolta di dati per la classificazione di vegetazione e terreni, nonché la calibrazione di modelli di propagazione incendi. Analogamente, l'incendio dei Camaldoli (19 e 20 giugno 2024) ha portato a un rilievo di sito e al campionamento per la caratterizzazione fisico-meccanica dei suoli.
I principali risultati del progetto Fire includono la messa a punto di soluzioni tecniche per la restituzione di carte di suscettibilità all’innesco di incendi (mappe di pericolosità) funzionali alla simulazione della propagazione degli stessi (mappe di impatto), nella realizzazione di carte di associazioni vegetazionali pre- e post-incendio funzionali alla caratterizzazione fisico-meccanica di coltri detritiche potenzialmente instabili, e nella restituzione di scenari di innesco di frane superficiali ad opera di piogge intense e/o terremoti su versanti resi più vulnerabili dagli incendi.
Il workshop prevede, nella mattinata, letture a invito su aspetti tecnici del progetto e, nel pomeriggio, la presentazione dei risultati da parte del gruppo di ricerca multidisciplinare, con discussione sui temi del rischio incendio e delle strategie difensive.

Responsabili scientifici sono: Salvatore Martino (Dst) Mara Lombardi (Dicma) e Anna Lei (Dap).