Martedì 9 novembre 2021 alle ore 9.30, nell'Aula T01 dell'Edificio Marco Polo, si terrà una giornata di studi organizzata in occasione del decimo anno dalla morte della scrittrice tedesca Christa Wolf. L'incontro si propone di porre le basi per nuove chiavi di lettura dell'opera della scrittrice, ponendola in relazione alla letteratura e alla cultura contemporanea, alla scrittura dell'altro e alla scrittura "altra", intesa come scrittura alternativa, sotterranea, poco esplicita, che rivela un'identità "latente" o in via di definizione.
L'opera di Christa Wolf si presta a diverse interpretazioni che sono solo in parte legate alla letteratura femminile della Germania socialista e alla Wende. La sua scrittura si inserisce piuttosto in un processo di recupero della memoria culturale, storica e personale che procede da un lato in modo diacronico, andando a ripercorrere le tappe e i momenti fondamentali dell'esperienza della Seconda guerra mondiale, della perdita di una patria in seguito alla ridefinizione della mappa geo-politica dell'Europa orientale, fino al tentativo di costruzione del socialismo reale e alla delusione per il fallimento di tale progetto. Dall'altro lato l'opera di Christa Wolf partecipa alla definizione identitaria – insieme personale e culturale – tramite il recupero e la riscrittura del testo classico e delle immagini della mitologia greca, andando a dilatare lo spazio storico in una temporalità mitica e arcaica. I suoi romanzi Cassandra e Medea, in particolare, si fanno portavoce della sopravvivenza di un antico che – in senso warburghiano – ridefinisce il proprio valore, vale a dire si polarizza attraverso il contatto con l'altro, con la storia e il quotidiano, andando talvolta a capovolgere il significato originario del mito – come avviene ad esempio con il rifiuto da parte della scrittrice dell'immagine di Medea infanticida.Partendo da questa premessa, la giornata di studi si focalizzerà sul rapporto dell'io con le immagini dell'altro, che può dispiegarsi secondo quattro percorsi di indagine:-Immagini della memoria / Immagini dell'antico;Tradurre Christa Wolf / Christa Wolf in Italia;Schreiben nach Christa Wolf; Letteratura e politica;Identità altre / Corpi altri.
La prima parte della giornata, in particolare, sarà dedicata alla memoria e alla traduzione, con un intervento di Anita Raja, traduttrice di Christa Wolf per le edizioni e/o; la seconda parte è invece dedicata al rapporto delle opere di Christa Wolf con l'attualità politica, intesa nei termini dei cambiamenti sociali e identitari che vedono coinvolta la Germania a partire dall'89. Questa parte sarà aperta da un intervento della scrittrice tedesca Annett Gröschner, considerata oggi l'erede letteraria di Christa Wolf.
Per partecipare si consiglia di prenotarsi scrivendo a: daniela.padularosa@uniroma1.it