Mercoledì 9 e giovedì 10 ottobre 2019, dalle ore 10.30, presso la Sala delle lauree della Facoltà di Giurisprudenza, si terrà la manifestazione "I media in rassegna: il salone del giornalismo", che si pone l'obiettivo di coinvolgere tutta la comunità studentesca per riflettere sui principi della libertà di parola, della libertà di espressione e di quella di opinione. In un periodo storico come questo, in cui spesso viene messo sotto accusa il ruolo dei giornalisti e di coloro che lavorano nel settore dell'informazione, come studenti crediamo sia necessario porre l'attenzione sull'importanza che questi mestieri ricoprono ancora oggi all'interno della nostra società. L'era digitale in cui viviamo non solo ha radicalmente modificato e, per certi aspetti, semplificato la possibilità di ricevere e fornire informazioni (strumenti sempre più sofisticati e precisi sono ormai alla portata di tutti, permettendo in maniera abbastanza diffusa la possibilità di collegarsi ad internet e navigare sul web) ma ci impone anche di ridefinire il rapporto tra i giornalisti e la società. Questa semplificazione del reperimento di informazioni non solo ha apparentemente posto sullo stesso piano professionisti del settore e utenti del web, dando a tutti la possibilità di diffondere sul web informazioni di qualsiasi tipo. Ma siamo costretti a doverci confrontare con un problema intellettuale che ha radici abbastanza profonde: che ruolo svolgono oggi i giornalisti? Nel mondo delle fake news e dei social network, nel mondo della comunicazione digitale veloce dove si collocano le inchieste dei giornalisti professionisti? Chi può definirsi tale? Tutto questo sta modificando non solo la percezione delle notizie, ma sta portando ad una difficoltà di distinzione fra la realtà dei fatti e la finzione, fra il vero e il falso. In un dialogo serrato con gli specialisti del tema e i docenti della nostra università, gli studenti avranno la possibilità di confrontarsi su queste tematiche in un dialogo proficuo e strutturato che interrogherà tutti sulla necessità di difendere la libertà di parola come baluardo della nostra democrazia.
Per maggiori informazioni sugli interventi delle due giornate consultare il programma.