Giovedì 9, venerdì 10 e sabato 11 giugno 2022, a Roma e a Tivoli, si svolgerà la seconda edizione degli Stati Generali del Patrimonio industriale, organizzata da AIPAI - Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale che da 25 anni promuove la cultura di questo grande patrimonio archeologico tutelandone i valori. In particolare, l'evento avrà inizio nella giornata di giovedì 9 a partire dalle ore 9.00, presso l'aula 1 di S. Pietro in Vincoli. Il congresso è indirizzato a studiosi, operatori del settore, architetti, ingegneri, urbanisti, economisti, alle associazioni territoriali e di quartiere e a chiunque possa apportare conoscenze, idee, progettualità per il mantenimento e recupero di questo patrimonio.

La serie di incontri, organizzata da AIPAI e dal Dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale, in collaborazione con l’Istituto Autonomo Villa Adriana e Villa d’Este (MiC) e Museimpresa, è unica nel suo genere in quanto approfondisce il tema del patrimonio industriale nazionale e internazionale e ha l’obiettivo di promuovere i valori culturali e d’impresa. Inoltre, lancia un appello a non abbandonare la strada già intrapresa delle buone pratiche, anzi ad implementarla, grazie anche ai fondi europei del PNRR.

I territori e le città contemporanee sono intessuti dei segni della produzione e del lavoro: da quelli impressi nel paesaggio post-industriale a quelli ravvisabili nell’organizzazione, nelle aspirazioni e nelle criticità della società attuale.

Questi effetti visibili di un passato molto prossimo sono impossibili da trascurare pensando alle sfide culturali, economico-sociali e ambientali del presente e degli anni a venire. Recuperare questo patrimonio industriale è sempre più strategico e passa per il riconoscimento dei valori di un’eredità industriale che, grazie all’affermarsi e al diffondersi del “pensiero” e “metodo” dell’archeologia industriale, porta all’emersione di cospicui “giacimenti della memoria” che aiutano a comprendere meglio l’uomo contemporaneo.

Il congresso, attraverso 11 aree tematiche, introduce ad una riflessione ampia e rinnovata, dai settori e dagli specialismi classici “dell’Archeologia Industriale” e partendo dalla macchina, perno dell’industria, allarga lo sguardo a città, territori e paesaggi, studi, strategie e prassi operative. Esamina i principi e le azioni legate alla gestione, all’uso o alla nuova vita della fabbrica, delle architetture e delle aree industriali. Passa dal restauro al recupero, al turismo e alle pratiche di rigenerazione per realizzare visioni culturalmente compatibili per un uso contemporaneo del patrimonio. Strumento imprescindibile che accompagna questo percorso sono gli archivi e i musei d’impresa che da sempre conservano la ”memoria produttiva dei territori”.

La partecipazione per i docenti e gli allievi sarà gratuita.