Martedì 8 aprile, dalle ore 8.45 presso il Nuovo Teatro Ateneo, si terrà il seminario dal titolo The age of rock, sui risultati della ricerca Age.it. I cambiamenti demografici che si stanno verificando a livello internazionale mostrano con chiarezza che la popolazione sta invecchiando.

Questo spinge i governi di tutto il mondo a riflettere su una società nuova, inclusiva per tutte le età e con una giustizia intergenerazionale da valorizzare e costruire. In questo contesto, la demografia italiana è una demografia eccezionale. Siamo ai primi posti perché viviamo più a lungo e in salute migliore rispetto agli altri, ma siamo ai primi posti anche perché facciamo meno figli rispetto agli altri paesi. La visione che finora è stata data dell’invecchiamento è una visione estremamente oscura, pessimistica. Si parla di inverno demografico, di culle vuote, trasmettendo così una sensazione di poca speranza e ineluttabile declino. In realtà i progressi che le scienze hanno permesso di realizzare permettono di riflettere anche sui grandi sistemi di opportunità associati a questi cambiamenti.
Per coglierli è necessario superare stereotipi e pregiudizi associati alla vecchiaia, abitualmente sintetizzati con il termine ageismo. I media, in questo sforzo hanno la grande responsabilità di superare il mito dell'eterna giovinezza, le rappresentazioni sociali basate sull’unico desiderio di sentirsi giovani, o su una visione caricaturale dei segni della vecchiaia o del processo di invecchiamento. 
Il seminario, basato sul susseguirsi di tavoli di discussione tra studiosi e giornalisti, si propone di fornire informazioni utili e basate sulla ricerca più recente, basata sui risultati del progetto AGE.IT, finanziato attraverso i fondi Pnrr per fornire competenze precise sui temi dell’invecchiamento sul piano cognitivo, affettivo, comportamentale, sociale e lavorativo.
La struttura del seminario prevede la continua alternanza tra tavoli tematici che forniranno, in forma discorsiva e divulgativa, i risultati di ricerca più recenti e momenti di riflessione basati su contributi artistici capaci di alimentare la riflessione.

Ingresso gratuito, ma è necessario iscriversi tramite il link indicato.