Il mese di maggio dell’80esima stagione dell’Istituzione universitaria dei concerti si apre martedì 6 maggio, alle ore 20.30 in Aula magna della Sapienza, con il ritorno del grande Alexander Lonquich in recital.
Il pianista tedesco, una presenza consolidata alla Iuc, ma residente da molti anni in Italia, propone un programma all’insegna del romanticismo fra Beethoven e Schumann. La prima parte del concerto è dedicata a Beethoven con Sei bagatelle per pianoforte, op. 126 e la Sonata per pianoforte n. 30 in mi maggiore, op. 109. La seconda parte del concerto è dedicata alle Novelletten, op. 21 di Robert Schumann, una raccolta di otto brani composti nel 1838 che si caratterizzano per la profondità dello stile romantico.
Nel 1977 Lonquich vince il Primo premio al concorso Casagrande avviando una carriera che lo porta a esibirsi nelle più prestigiose sale concertistiche internazionali, come direttore d’orchestra e come solista, ma anche in formazioni di musica da camera. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti dalla critica internazionale tra cui il Diapason d’Or, il Premio Abbiati (miglior solista del 2016) e il Premio Edison. Come direttore-solista collabora stabilmente con l’Orchestra da camera di Mantova, ma ha lavorato con numerose altre orchestre come l’Orchestra della radio di Francoforte, la Royal philharmonic Orchestra, la Deutsche Kammerphilarmonie, la Camerata Salzburg, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestre des Champs Elysées e la Filarmonica della Scala di Milano.
Svolge attività concertistica all’estero, ma è residente in Italia: dal 2014 è Direttore principale dell’Oto – Orchestra del teatro olimpico di Vicenza e dal 2020 è Direttore artistico della Fondazione scuola di musica di Fiesole.