Sabato 5 aprile, alle ore 17.30 in Aula magna della Sapienza, spazio al nuovo appuntamento dell’80esima stagione dell’Istituzione universitaria dei concerti con la star del mandolino Avi Avital e il quartetto Brooklyn Rider.
Sontuoso il programma che spazia dal repertorio antico al repertorio contemporaneo: il concerto si apre con La musica notturna delle strade di Madrid di Luigi Boccherini passando per Obrigado di Clarice Assad, Arum dem Fayer di Osvaldo Golijov, Love Potion, Expired da Culai di Lev “Ljova” Zhurbin, senza dimenticare il Preludio per mandolino solo di Giovanni Sollima. Sempre di Sollima verrà eseguito anche Four Quartets (2024) commissionato e dedicato al Brooklyn Rider.
Formato da Johnny Gandelsman (violino), Colin Jacobsen (violino), Nicholas Cords (viola), Michael Nicolas (violoncello) e salutato come "il futuro della musica da camera" (Archi), il veterano quartetto d'archi Brooklyn Rider offre un repertorio eclettico e performance avvincenti che ovunque conquistano recensioni entusiastiche da critici classici, mondiali e rock. Merito del quartetto è di aver ricreato la formula del quartetto d’archi, immutato negli ultimi 300 anni, in un ensemble vitale e creativo del 21° secolo che si riflette perfettamente nei suoi programmi. In Aula magna, il quartetto si esibisce con Avi Avital, già apparso al Four Arts nel 2020. Primo solista di mandolino ad essere nominato per un Grammy classico, Avital ha rinnovato il repertorio mandolinistico. Paragonato ad Andres Segovia per l’abilità con lo strumento e a Jascha Heifitz per il proprio incredibile virtuosismo. Appassionato ed "esplosivamente carismatico" (New York Times) nelle sue esibizioni dal vivo, Avi Avital rappresenta una forza trainante nel dare nuovo impulso al repertorio per mandolino. Si è esibito nelle sale più prestigiose di tutto il mondo ampliando il repertorio mandolinistico non solo con trascrizioni di vari brani ma commissionando oltre cento opere per mandolino, inclusi i Concerti per mandolino e orchestra di Jennifer Higdon, Anna Clyne, Avner Dorman e Giovanni Sollima.