Mercoledì 4 dicembre e giovedì 5 dicembre, alle ore 9.15 presso l'aula Seminari di Villa Mirafiori, avrà luogo il convegno Derrida après Derrida. Tracce per una decostruzione a venire﹣Traces pour une déconstruction à venir. A venti anni dalla scomparsa del filosofo Jacques Derrida, il suo pensiero continua a rivelare nuovi scenari per l'attualità e nuove prospettive di stimolo per la riflessione filosofica. Le tracce disseminate nella sua opera possono infatti brillantemente aprire nuovi orizzonti per le sfide più cogenti che la filosofia è oggi chiamata ad affrontare. Rispondere all’interrogativo che lo stesso Derrida si pone, «qui je suis?», vuol dire dunque tentare di rispondere alla domanda «qui suivons-nous?». O altrimenti, c’è un Derrida dopo Derrida?
Queste giornate di studi indette nella ricorrenza dei venti anni (2004-2024) dalla scomparsa di Jacques Derrida, riuniranno filosofe, filosofi, studiose e studiosi interpreti dell'autore, allo scopo di offrire l’occasione per riflettere sul suo pensiero e la sua eredità, focalizzandosi sulle tre dimensioni del passato, del presente e del futuro. Se ne esamineranno le ricezioni, ne verranno analizzati gli sviluppi e si tenterà di elaborne nuove prospettive. Particolare attenzione, inoltre, verrà data all'esplorazione, all'approfondimento e allo sviluppo di specifici temi, come quelli suggeriti dagli studi post-coloniali, dalla cosiddetta questione animale, e da quelle che potremmo chiamare utopie della pace.
Interverranno Gérard Bensussan, Rosaria Caldarone, Silvia Dadà, Silvano Facioni, Apostolos Lampropoulos, Giovanni Leghissa, Carmelo Meazza, Orietta Ombrosi, Caterina Resta, Élisabeth Roudinesco, Gabriele Venticinque, Francesco Vitale e Rapahel Zagury-Orly.
L'evento potrà essere seguito anche da remoto tramite il link indicato.