Mercoledì 4 dicembre e mercoledì 11 dicembre, alle ore 9.00 nell’aula IV della Facoltà di Medicina e psicologia si terranno due seminari dal titolo Esperienza e pratica del sapere nella meditazione: strumenti per la comprensione della psicologia buddhista e Indagare l'insondabile: approcci qualitativi allo studio dell'esperienza meditativa tra psicologia, fenomenologia ed etnografia contemplativa. Gli incontri saranno tenuti da Federico Divino e aprono un ciclo di seminari dal titolo Una terra di mezzo. Tra fisicalismo psichico e immaterialismo terapeutico. Verso una nuova epistemologia che includerà presentazioni di altre relatrici e relatori, sui temi descritti nel programma allegato.
Nei primi due seminari, Federico Divino parte dalla considerazione che la tradizione intellettuale buddhista è sempre stata avvolta in un fascino misto tra l’esotico e il criptico, preda di interpretazioni che cercano nell’alterità una forma di fuga dalle spiritualità convenzionali ma che spesso non rendono conto dell’effettivo portato epistemologico di questi sistemi di sapere. Ricca di riflessioni sul problema dell’esperienza cosciente, della percezione del mondo e sul funzionamento del sistema cognitivo, fin dalle origini il pensiero buddhista ha sviluppato raffinatissimi strumenti di indagine del pensiero umano. Essi sono parte tanto di accurate e rigorose riflessioni su queste tematiche quanto dello sviluppo di esercizi concreti nella forma di pratiche contemplative atte ad indagare anche a livello esperienziale il superamento di abitudini cognitive che normalmente sono parte del nostro vissuto quotidiano.
Nella convinzione che un confronto rigoroso con questa tradizione psicologica diversa da quella occidentale possa offrire numerose ricchezze all’indagine sulla natura umana, gli incontri si focalizzeranno su due aspetti principali del pensiero e delle pratiche buddhiste: sul quadro epistemologico e sulla metodologia, per i quali si discuterà l'importanza di contestualizzare epistemologia e strumenti di una conoscenza sviluppata in contesti culturali e intellettuali lontani da noi, e di come essi possano fornire spunti e ispirazioni di cui possiamo giovare; sui metodi di indagine dell'esperienza meditativa, per i quali si porrà l'accento sulle difficoltà di investigare il fenomeno meditativo attraverso metodologie tradizionali e sulla necessità di impiegare metodologie qualitative, come la psicologia della mindfulness e la contemplative ethnography, per esaminarne appieno funzione e effetti.
Federico Divino si occupa da diversi anni di studiare gli apporti dati dalle tradizioni filosofiche indiane, in particolare il buddhismo antico, in un dialogo che integra prospettiva storica, filosofica, e psicoanalitica, nel tentativo di proporre una teoria unificata dell’essere umano come individuo che è nel linguaggio. Da Nagarjuna a Lacan, da Freud a Severino, Federico Divino parla di ciò che siamo destinati ad essere e dell’essenza più intima e profonda dell’individuo e della necessità di recuperare un’anima, con un percorso di acquisizione di consapevolezza verso il disvelamento di ciò che siamo in un’ultima istanza.