Giovedì 4 luglio, alle ore 20.30, presso il Museo Orto botanico, si terranno i concerti di Vittorio Esposito quartet e Arturo Stalteri. Il primo concerto della serata è Homes, progetto del Vittorio Esposito quartet, vincitore del premio Lelio Luttazzi 2023.

Il Vittorio Esposito quartet nasce a Roma nel 2020 dall’incontro tra il pianista Vittorio Esposito, il sassofonista Gabriel Marciano, il contrabbassista Gabriele Pagliano e il batterista Cesare Mangiocavallo, con l'intento di esplorare nuove sonorità e linguaggi nel panorama jazzistico contemporaneo. Sin dall'inizio, i membri hanno condiviso la visione di creare musica originale che rifletta le loro influenze diversificate e le loro esperienze personali. Il concerto si compone di un repertorio di brani originali scritti in questi ultimi anni. Faranno parte del primo lavoro discografico intitolato Homes e traggono ispirazione dalla scena newyorkese, caratterizzata da una forte componente innovativa e sperimentale. Tra i musicisti di riferimento del quartetto vi sono figure di spicco come: Aaron Parks, Ambrose Akinmusire, Kurt Rosenwinkel, Immanuel Wilkins e Daryl Johns. Attivo nella scena jazz italiana e della capitale, il quartetto si è esibito in alcuni dei più rinomati palchi tra cui la Casa del jazz e il Cantiere. 

Alle ore 21.30, torna, dopo il sold out dello scorso anno, Arturo Stalteri. Dodecagon, Arturo Stàlteri plays Philip Glass nasce per volontà di Richard Guerin, assistente personale di Glass, e dello stesso compositore. L’album, da cui Stalteri in questo programma esegue alcuni momenti, è stato pubblicato dalla Orange mountain music, etichetta dell’artista statunitense, il quale è considerato tra i più importanti musicisti del Novecento, e uno dei padri della corrente minimalista. Si parte dalle metamorfosi di kafkiana memoria: Stalteri invita a seguirlo attraverso alcune sue rielaborazioni della suite North star, scritta negli anni '70 per una formazione elettronica. Lo Studio numero 8 mostra l’amore di Glass per le forme più romantiche, quasi Schumaniane, mentre l’aria dall’opera Satyagraha, per tenore e orchestra, viene in questa occasione proposta in una versione elaborata da Michael Riesman, storico collaboratore del maestro. Mad Rush è stata concepita in origine per organo da chiesa, con dedica al Dalai lama e nella versione pianistica dello stesso Glass. Di intensa drammaticità la lettura del brano Closing, composto negli anni '80 per il concept album Glassworks, che chiude il concerto. Arturo Stalteri, romano, pianista, compositore, conduttore, svolge una vivace attività concertistica nazionale e internazionale, rivolgendo la sua attenzione, oltre alle sue composizioni, anche ad autori dell'area extra-colta, diventa noto al grande pubblico con il gruppo Pierrot Lunaire, ha collaborato con David Sylvian, Sonja Kristina, Rino Gaetano e Carlo Verdone e come conduttore anche accanto a Franco Battiato.

Il costo dei biglietti è da 6 a 15 euro, ridotti da 5 a 10 euro. È sempre consigliato l’acquisto dei biglietti in prevendita. Si prega il gentile pubblico di arrivare al concerto in anticipo per consentire le operazioni di ingresso.
Per maggiori informazioni contattare il numero 06 3610051/2 (dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00, nei giorni di concerto ore 10.00-12.00).